V DOMENICA DI QUARESIMA - Processione della Sacra Spina

La processione della Sacra Spina, che si svolge annualmente la sera della V Domenica di Quaresima, antecedente la Domenica delle Palme, dovrebbe risalire al tempo in cui i Trinitari giunsero a Barletta. Andando via dalla città, la tradizione fu continuata dai confratelli della Congrega della SS. Trinità installatasi nella omonima chiesa.
Il primo documento sulla celebrazione solenne della Sacra Spina risale al 1742. A quel tempo, priore della Confraternita era Nicola Farano che nel registro dell’ “Introito ed esito dal 1 maggio 1742 al 30 aprile 1743” scriveva: “Pagato alli Preti per le funzioni delle quattro domeniche di Quaresima per messe cantate nel giorno della Spina, nel giorno della SS. Trinità e nell’ottavario delli Morti come anche ai chierici serviti per dette solennità, come da ricevute di detti Preti, ducati 2,50; per trentotto messe fatte celebrare nelle sopradette solennità, come da fede, ducati 3,80; ecc …”
Le funzioni erano celebrate secondo quanto era previsto nelle Regole. Le Regole del 1777 prevedevano (art. 15) “La esposizione del SS. Sacramento nel giorno della SS. Trinità, nelle quattro domeniche della Quaresima e nella quinta domenica della medesima Quaresima”.

E’ proprio in quest’ultima domenica di Quaresima, anche se nell’art. 15 suddetto non è indicato espressamente, che si festeggiava e si festeggia la Sacra Spina. Questa precisazione viene fatta nei successivi regolamenti e documenti della Confraternita. Si ricorda che la Confraternita dal 1817 si è trasferita, portandovi la sacra Reliquia della Spina della corona di Gesù Cristo, nella chiesa di S. Gaetano.
La sacra Reliquia fu riconosciuta autentica dal Card. Carlo Odescalchi, Episcopo Sabinensis (bolla datata Roma, 6 giugno 1837) e fu collocata in una teca d’argento di forma ovale. A quell’epoca, il direttore spirituale della Confraternita della SS. Trinità era il Can. don Giuseppe Milone. Gli succedette il Can. don Ruggiero Vitrani. Con la legge n. 753/1862, si concentravano nella istituita Congregazione di Carità le rendite di quelle Opere Pie che provvedevano ad assistere i poveri. Tra queste Opere Pie rientrava la Confraternita della SS. Trinità.
All’art.6 dello Statuto della Congregazione di Carità si legge: “Scopo dell’Opera Pia SS. Trinità si è di solennizzare la festa della S. Spina con funzioni religiose, mercè l’annua spesa di £. 17 e il supero delle rendite, dedotte le spese di amministrazione, destinare in pro dei poveri”.
Nel 1873, la festa della Sacra Spina ricorse il 30 marzo; nel corso di essa si verificò un increscioso incidente tra la popolazione che vi partecipava, che venne riportato sul giornale “Il Circondario di Barletta”. Questo incidente viene accennato anche dal Vista nelle sue “Note storiche sulla città di Barletta”. L’autore, nel corso della descrizione, afferma che la festa della Sacra Spina sia di recente costituzione, poiché nelle cronache cittadine del XVIII e primi anni del XIX secolo non se ne fa cenno. Ciò non è condivisibile. Non è condivisibile neanche quanto riferito da Nicola Ugo Gallo poiché della festa se ne ha notizia, come si è detto, dal “Registro dell’ “Introito ed esito del 1742/43.

Attualmente la festa della Sacra Spina ha assunto la forma mistica della "Via Crucis". I fedeli, sempre numerosi, seguono la sacra Reliquia portata in processione dal sacerdote sotto un baldacchino, come Gesù percorse i luoghi che conducevano dal Pretorio di Pilato al Golgota. Così il corteo degli ecclesiastici e dei fedeli si ferma in preghiera davanti a ciascuna delle quattordici stazioni raffiguranti momenti caratteristici della Passione di Nostro Signore.
La processione, quindi, si ferma davanti alla chiesa di S. Gaetano : i fedeli, con le torce accese si dispongono per fare da corona al sagrato su cui è stato allestito l’altare dove il sacerdote celebra una funzione di ringraziamento. Profonda commozione pervade gli astanti quando i coristi cantano il "Christus" del maestro Giuseppe Curci.
Altrettanto commovente è il momento di adorazione con l’incensazione della sacra Reliquia con la quale il sacerdote impartisce la benedizione ai fedeli che si fanno, infine, il segno della croce.

- Testo tratto dal sito del Centro Regionale Servizi Educativi Regionali
- Foto tratte dal web. 


** Un sentito ringraziamento vada all'amico dott. Giuseppe Antonio Dibari per avermi fornito preziose indicazioni per la realizzazione di questa scheda monografica sulla Settimana Santa di Barletta.